Come promesso eccoci qui ragazzi! Con il precedente post (Sa Pa: info utili per visitarla) vi abbiamo parlato della città di Sa Pa, ora è arrivato il momento di parlarvi del vero motivo per cui Sa Pa è famosa: il trekking!
Quando andare?
Abbiamo visitato Sa Pa a luglio, non il periodo migliore, però siamo stati fortunati e il tempo ha fatto pochi capricci. Il periodo migliore per visitare il Vietnam del Nord è settembre e Sa Pa, essendo all’estremo Nord, non fa differenze.
A settembre le fantastiche risaie a terrazzo si colorano di giallo ocra creando uno spettacolo davvero unico! In più, settembre, è il periodo di raccolta del riso, la nostra guida ci ha detto che i vari villaggi delle minoranze etniche sono in festa e magari ci si può avvicinare ancora di più a queste persone stupende! Purtroppo non abbiamo visitato la località in questo periodo ma possiamo garantirvi che è comunque un luogo meraviglioso!
Con chi andare?
Consigliamo di visitare questa zona con una guida locale che troverete sicuramente anche in loco. Una persona esperta è in grado di dare diverse spiegazioni e curiosità che non troverete nelle guide turistiche! Abbiamo organizzato questa escursione con un’agenzia di Hanoi, Betel Tours, e ci siamo trovati benissimo! Hanno organizzato tutto loro: transfer Hanoi-Sa Pa-Hanoi, spostamenti nella provincia e nella città, visita con guida parlante italiano e soggiorno in una homestay. La guida che ci è stata assegnata è una ragazza giovane, quasi una nostra coetanea, che si fa chiamare Lucia ed ha studiato italiano in Calabria! È un po’ timida ma tempo qualche ora prende più confidenza ed è davvero un piacere passare del tempo con lei. Perciò, se state organizzando un viaggio a Sa Pa, scrivete a Betel Tours e chiedete di Lucia!
Dove dormire e quanto tempo restare?
Siamo stati a Sa Pa solo una notte ma ci sarebbe piaciuto restare di più. Secondo noi le notti giuste da dedicare a Sa Pa sono 2/3, è il tempo necessario per visitare al meglio la zona magari facendo qualche escursione in più rispetto a noi, come salire sulla “Porta del Paradiso”.
Per quanto riguarda l’alloggio, invece, vi suggeriamo “Golden Rice Garden”. Questa struttura è fantastica, l’ingresso vi lascerà l’amaro in bocca ma, appena superate la porta d’ingresso, rimarrete stupiti! La homestay è gestita da una coppia di ragazzi giovani che si fa aiutare da due signore delle minoranze etniche. La “hall” e la sala da pranzo si affacciano direttamente in mezzo al verde delle risaie ma il pezzo forte sono sicuramente le camere! Sono una sorta di palafitte sospese sopra le risaie con una vista spettacolare sulle risaie stesse!
Abbiamo provato ad usare il drone per fare delle riprese ma purtroppo c’era troppo vento e non si riusciva a farlo volare… Non potete immaginare le facce delle signore delle minoranze etniche quando abbiamo provato ad usarlo! Se volete fate un salto nelle storie di IG, ci sono i video! Un altro punto a favore è il cibo. Qui si può assaporare il vero cibo homemade proprio come vuole la tradizione!
Minoranze etniche
Sa Pa è la terra delle ultime minoranze etniche presenti in Vietnam e secondo noi il bello di questa zona è poter relazionarsi con persone di una cultura così differente dalla nostra.
I principali gruppi sono i H’Mong e Dao, i restanti sono una piccolissima percentuale rispetto a questi due. Siamo rimasti molto colpiti dalla loro abilità nel parlare l’inglese, è stato molto facile scambiare quattro chiacchiere ed imparare a conoscerli!
Sono artigiani molto bravi e infatti fanno qualsiasi cosa a mano come borse, vestiti, coperte, braccialetti ecc ecc che poi vendono ai turisti. I prezzi non sono bassissimi ma bisogna considerare che per realizzare questi oggetti ci sono voluti diversi mesi di lavoro!
Noi abbiamo portato un po’ di giochini, peluche e elastici per i capelli da regalare ai bambini. IMPORTANTISSIMO: non date soldi ai bambini perché poi smettono di andare a scuola per guadagnare qualche soldino dai turisti.
La guida ci ha spiegato che lo stato sovvenziona molto l’istruzione per i meno abbienti, soprattutto in queste zone per dare un futuro migliore ai bambini. Se volete aiutare la popolazione locale comprate SOLO dagli adulti i loro prodotti artigianali, non effettuate donazioni gratuite. Donare soldi non vuol dire aiutare una comunità locale ma vuol dire distruggerla. Comporterebbe, anche nel caso degli adulti, nel vedere dei soldi facili dai turisti e così facendo tutti smetterebbero di creare prodotti artigianali.
Se avete intenzione di fare trekking in mezzo ai villaggi preparatevi a lasciare un pezzo di cuore in questa zona fantastica!
Le minoranze etniche usano i bufali come animali da lavoro e avrete la possibilità di avvicinarvi molto, magari mentre camminate ve ne passerà uno affianco al “guinzaglio” come se fosse un animale domestico!
Noi ci siamo innamorati di tutti i bambini, sono stupendi, hanno uno sguardo un po’ impaurito ma non esitano a batterti il cinque e poi a sfoggiare un sorrisone che scioglierebbe anche i cuori più duri. Ci ricorderemo per sempre di tre bambine che ci sono corse incontro con le mani dietro alla schiena nascondendo dei fiori da regalarci. Siamo rimasti meravigliati da tanta dolcezza e semplicità!
Concludiamo questo post con una citazione di Dante che averete sicuramente già letto sul nostro profilo Instagram: “Tre cose ci sono rimaste del paradiso… le stelle, i fiori e i bambini”. Ecco, a Sa Pa potete trovare tutte e tre le cose! Non vi resta solo che organizzare un viaggio in questo luogo magico!